“A volte penso come una donna”: Sam Smith condivide i dettagli dell’essere non binario ed è più libero che mai

Al giorno d’oggi le questioni sull’identità di genere sono davvero qualcosa di molto importante. Fino a pochi anni fa sembrava quasi un tabù poter parlare di determinati argomenti o anche semplicemente non riuscire ad identificare una persona per un determinato genere.

Oggi, invece, la realtà è ben diversa e ci sono molte persone che non accettano il fatto di essere riconosciuti esclusivamente come maschi o femmine. Una di queste persone è Sam Smith. Questo cantante è diventato molto celebre negli ultimi anni, e dopo essere diventato una vera star ha ammesso apertamente di sentirsi una persona non binaria.

Smith ha voluto raccontare della sua esperienza di vita e dello stile che, secondo lui, lo identifica come individuo e non tanto come uomo o donna. Secondo le parole dell’artista, nella sua mente si è sempre combattuta una guerra, dato che a volte pensa a se stesso come donna mentre in altre occasioni come uomo.

Pertanto, quando ha finalmente sentito parlare di persone di genere non binario, ha compreso di essere una di loro. Da quel momento Sam Smith non ha mai smesso di mostrare la sua libertà e il suo atteggiamento è stato quello di poter esprimere se stesso nel migliore dei modi possibili.

Spesso, i media lo identificano come omosessuale, ma lui non si reputa affatto vicino a questa identità, ma si riconosce invece come un trans non binario. Non è facile per coloro che vivono questa condizione descriverla agli altri e specialmente a coloro che vedono il mondo solamente bianco o nero.

Per i primi anni della sua carriera, Sam si è sentito come una donna che si vestiva da uomo, ma con il tempo ha imparato a conoscere se stesso e a provare emozioni del tutto nuove. L’invito di questa celebrità al mondo intero è quello di scoprire ciò che ci fa sentire liberi e rivelarlo tanto agli altri quanto a se stessi, così da togliersi un esorbitante peso dalle spalle.

Oggi, finalmente, Smith sembra non essere più oberato dai complessi sulla sua identità di genere e grazie a questa fase di autocomprensione, ha guadagnato una incredibile mole di fiducia e sicurezza.