Uno scienziato futurista predice che raggiungeremo l’immortalità entro il 2030

Secondo le previsioni di questo scienziato, nel 2030 l’umanità raggiungerà l’immortalità, abbandonando per sempre la paura della morte. Se c’è qualcosa di cui ogni essere umano ha paura è che la propria vita possa terminare da un momento all’altro.

Alcune persone accettano più serenamente di altre la fine dell’esistenza, mentre altre temono anche la sola idea della morte, in modi assolutamente paradossali. Nel corso dei secoli sono state formulate un’infinità di ipotesi legate alla possibilità di raggiungere l’immortalità del corpo, ma di recente uno scienziato futurista ha rivelato di essere certo che fra qualche anno, finalmente, l’umanità raggiungerà questo straordinario obiettivo e che si potrà abbandonare la paura della morte.

Il nome di questo visionario esperto è Ray Kurzweil, e questa non è la prima volta che con le sue intuizioni riesce a far parlare di sé. In passato, Kurzweil ha previsto diversi eventi, legati alla tecnologia, che si sono rivelati esatti. Nel ’90 quest’uomo ha previsto che un computer avrebbe battuto un campione di scacchi entro la fine del millennio.

Raggiungeremo l’immortalità entro il 2030?

Ha previsto l’arrivo dei pc portatili, di Internet e degli smartphone. Attualmente circa 115 previsioni su 147 si sono dimostrate assolutamente corrette, una dozzina erano esatte in parte e solamente tre sono state del tutto sbagliate. Sembra proprio che questo scienziato sappia formulare delle ipotesi davvero verosimili e che con le sue parole sia in grado di anticipare di molto i tempi.

In tanti hanno preso con le molle la sua previsione legata alla vita eterna, dato che anche solamente pensare ad una simile possibilità sembra davvero assurdo. Tuttavia, Kurzweil è assolutamente convinto delle sue previsioni. Questo esperto identifica nel 2029 la data in cui l’intelligenza artificiale supererà un test di Turing valido e raggiungerà i livelli dell’intelligenza umana, e poco più di un decennio più tardi, nel 2045, sarà possibile fondersi con questa intelligenza, moltiplicando tali livelli per un miliardo di volte.

Secondo le sue previsioni, sarà possibile impiantare dei nanobot all’interno del nostro corpo, che si preoccuperanno di effettuare le riparazioni necessarie all’organismo e di mantenere collegato un cervello umano con il cloud.

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Questo cambiamento, chiamato “singolarità”, ci renderà esseri quasi divini e potremmo svolgere compiti virtualmente impossibili, come ad esempio accedere a più di diecimila computer in appena due secondi, con la nostra stessa neocorteccia.

Per verificare se le previsioni di Kurzeil si rivelano esatte non dovremo far altro che attendere qualche altro anno e allora potremo vedere con i nostri stessi occhi se l’umanità avrà superato la paura della morte, imbrigliando con le sue stesse mani le possibilità della vita eterna.