Attivisti vegani organizzano un funerale per la carne al supermercato: “non è cibo, è violenza”

Certe persone seguono accanitamente le proprie convinzioni, al punto da dare vita a quelle che possono essere considerate come delle vere missioni di vita. Un gruppo di attivisti vegani ha organizzato un’iniziativa veramente singolare, per lanciare un messaggio al mondo intero, riguardo il consumo di proteine animali.

Per le persone che seguono questo stile di vita, è molto importante occuparsi della vita di ogni essere vivente e non tollerano che le creature che fanno parte del nostro mondo vengano utilizzate per essere consumate dall’uomo. Le proteste attuate da questo gruppo hanno attirato una enorme quantità di popolarità mediatica e sui social i loro scatti si sono diffusi a macchia d’olio.

credit: Twitter/@Ur Vegan Gal Pals

Questo gruppo ha organizzato un vero e proprio funerale, all’interno di un supermercato, offrendo dei tributi floreali a diversi tagli di carne esposti nelle vetrine e nei congelatori. Questo è avvenuto durante l’orario di apertura del locale e davanti agli occhi di moltissimi clienti.

In molti sono rimasti scioccati nel vedere questi ragazzi posare delle rose sulla merce in esposizione, mostrando dei messaggi funebri. L’associazione di cui fanno parte le persone che hanno dato vita a questa iniziativa opera nelle aree di Orlando e Detroit, e con questo atto pacifico, hanno voluto mostrare tutta la loro disapprovazione, per il consumo di cibi animali e per rivendicare quanto più possibile il loro desiderio di liberazione degli animali.

credit: Twitter/@Ur Vegan Gal Pals

L’evento di cui vi stiamo parlando è avvenuto tempo fa, ma i video continuano tuttora a circolare in rete, alimentando sia sostenitori che critici. Ovviamente i manifestanti non hanno infastidito nessuno dei clienti del locale, ma hanno solamente cercato di attirare la loro attenzione sul fatto che anche gli animali meritano di vivere dignitosamente e che nessuno di essi dovrebbe essere allevato in massa, unicamente per essere mangiato.

I gestori del locale, tuttavia, dopo aver lasciato che i manifestanti mostrassero le loro proteste, li hanno gentilmente invitati ad andarsene, dato che il luogo in cui si erano introdotti era privato e che quindi il loro comportamento non era pienamente legale.

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