Il Giappone ha scoperto che un raro giacimento di minerali che può rifornire il mondo per secoli

Una recente scoperta effettuata in Giappone sta aprendo moltissime prospettive al mondo intero.
Secondo uno studio effettuato proprio durante quest’anno, al largo della costa giapponese è stato rinvenuto un giacimento di minerali talmente grande da poter rifornire il mondo per secoli.

Questa notizia è stata pubblicata sulla rivista “Nature” è il deposito trovato dovrebbe contenere non meno di 16 milioni di tonnellate di metalli preziosi.
Questi particolari metalli rari sono sfruttati in moltissimi campi, che spaziano dalle batterie degli smartphone alla realizzazione di veicoli elettrici.

Grazie ai quantitativi individuati, pertanto, non dovrebbero esserci problemi a supportare perfettamente i vari settori.
Solitamente questi elementi si trovano facilmente all’interno della crosta terrestre, tuttavia la loro posizione è parecchio dispersa, quindi averne trovato un accumulo così elevato è davvero un evento straordinario.

Questo deposito è stato definito come “sufficiente all’infinito” e quindi ha creato le basi per qualcosa di veramente straordinario.
Dalle statistiche effettuate, infatti, ad esempio, c’è una presenza di ittrio, (un elemento molto importante per tantissime funzioni, tra cui alcune mediche) che può soddisfare la domanda globale per almeno 780 anni.

Anche tantissimi altri elementi come l’europio o il terbio sono sufficienti per secoli.
Una scoperta simile, per i “profani” può sembrare davvero qualcosa di ordinario, ma non lo è per chi conosce bene questi elementi e l’importanza che hanno nell’industria umana.

Moltissimi minerali rari sono il prodotto derivato dalle esplosioni di varie supernove, prima ancora che il nostro pianeta nascesse e quindi riuscire a trovarne in quantità così elevate è considerato un grandissimo successo.
Sicuramente adesso verranno realizzate le modalità necessarie per la loro estrazione e per riuscire a soddisfare i vari fabbisogni mondiali.

La notizia di questo ritrovamento ha acceso moltissime speranze nelle menti degli esperti del settore, e si è decisamente spenta la preoccupazione di alcuni individui, di rimanere senza “metalli delle terre rare” da poter utilizzare, almeno nel prossimo futuro.