Mucca alimenta i cuccioli che hanno perso la madre e si prende cura di loro come se fossero suoi

Il comportamento degli animali riesce a stupirci in modi che difficilmente avremmo mai immaginato. In certi casi sembra che l’empatia che alcune creature riescono a dimostrare sia infinitamente superiore a quella umana, e il caso di cui vogliamo rendervi partecipi è davvero uno di questi.

A rivelare lo straordinario comportamento di cui vogliamo raccontarvi è stata una mucca. Questo animale si è trasformato in una vera e propria madre surrogata per alcuni cuccioli che avevano perso la loro mamma. La singolare vicenda è avvenuta a Lingansgur, in India ed è stata l’allevatrice Hanumanta Saali a raccontare al mondo intero dello strepitoso istinto materno dimostrato dalla sua mucca.

credit: Facebook/@atntelevision 

Se questo animale non fosse spontaneamente intervenuto per nutrire e accudire questi piccoli cagnolini, è probabile che non sarebbero sopravvissuti. Questo animale è ritenuto sacro nella maggior parte delle città del suo paese, ed osservando un simile comportamento non si può fare a meno di pensare che sia davvero opportuno.

La vicenda è avvenuta in modo del tutto naturale. La mucca si trovava sdraiata a terra e stava semplicemente scodinzolando. Ad un certo punto, uno dei cagnolini rimasti orfani è stato attirato dal movimento della coda dell’animale ed ha deciso di avvicinarsi. Immediatamente anche i suoi sei fratelli lo hanno seguito e in men che non si dica si sono ritrovati a succhiare il latte dalle mammelle dell’animale.

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Sia Saali che la sua famiglia sono rimasti sbalorditi dal comportamento della mucca, che sembrava aver intuito le necessità dei piccoli e che non ha fatto neppure un minimo movimento che potesse spaventarli. Da quel momento la mucca ha sempre apprezzato la compagnia dei piccoli, e questa sensazione è sembrata assolutamente reciproca, dato che i cucciolotti hanno scelto proprio questo animale come loro seconda gigantesca mamma.

Storie come questa riescono a dimostrare quanto anche in natura esista una sorta di “collaborazione spontanea” e si dovrebbe trarre un grande insegnamento da un animale che, nel suo semplice gesto, ha davvero fatto la differenza.