Il villaggio dove i “morti vivono”, ecco l’incredibile tradizione

Ci sono villaggi, un po’ sperduti dal mondo, in cui succedono cose davvero sconcertanti. Uno di quelle è sicuramente il villaggio di Turaja, dove succedono delle cose piuttosto terribili.

Tutto è stato documentato da National Geographic, i 450 abitanti che vi vivono, restano ancorati alla tradizione che v prevede che il defunto resti in casa e non sepolto sotto terra, almeno finché esso non possa essere salutato da tutti i parenti che in vita aveva. L’inviata di Nation Geographic, quando è arrivata nel villaggio, è stata accolta da una famiglia apparentemente normale che stava per pranzare.

I bambini però, ad un certo punto, portano un piatto della pietanza al padre morta da più di una settimana. È una tradizione molto antica che continua ad esistere in questo villaggio anche se è in gran parto diventato cristiano. Una piccola parte degli abitanti è di fede musulmana.

Questa tradizione prevede che il morto venga tenuto dentro casa e venga nutrito normalmente. Il corpo, secondo il loro modo di vedere, tornerà in vita dopo il giorno del Giudizio.

https://www.youtube.com/watch?v=TH_ISkNcRA

Per permettere tutto questo, ovviamente, è necessario che il defunto venga trattato con la formaldeide e poi mummificato attendendo il ritorno dello spirito o che tutti i suoi parenti vengano a salutarlo per l’ultima volta per poi seppellirlo con una cerimonia funebre.

Tutto questo può avvenire anche anni dopo l’efettiva morte del malcapitato. Il morto, intanto, viene trattato come una specie di zombie, viene nutrito, ci parlano, lo portano a fare visita ad altri defunti.