“Sono dipendente dall’essere incinta”: spera di avere il suo 10º figlio, ma senza tenerlo

La vita di una donna di 33 anni di nome Laura McCarthy è stata scandita da una strana particolarità, che potrebbe far storcere il naso a molte persone.

Questa giovane ragazza ha infatti una curiosa passione, che non riesce proprio a tenere a freno: la gravidanza!

Per Laura, essere “in dolce attesa” è il piacere più grande a cui aspirare, infatti a soli 33 anni ha già dato alla luce nove figli e adesso spera di avere il decimo.

Tuttavia non è questa la particolarità che potrebbe risultare indigesta a molte persone, quanto il fatto che ha deciso di tenere solamente quattro dei figli che ha messo al mondo, dando i rimanenti in adozione, fungendo da madre surrogata.

Per Laura, rimanere incinta è un modo per sentirsi autenticamente donna e ritiene che, facendolo per qualcun altro, li aiuta a realizzare un sogno altrimenti inaccessibile.

La sua ispirazione come madre surrogata è arrivata osservando un particolare programma televisivo. Laura aveva già avuto due figli e dopo aver scoperto questa “particolare funzione” ha deciso di “fornire i suoi servizi” per aiutare altre famiglie a conoscere la sua stessa gioia.

La donna conosce in anticipo le persone che diventeranno i genitori del bambino che porterà in grembo e mantiene con loro dei contatti durante tutto il periodo della gravidanza.

Lei stessa ha rivelato che ormai sente il bisogno fisico di mantenere una gravidanza, proprio come se si trattasse di una dipendenza.

Laura ha ricevuto varie interviste e di recente ha rivelato di essere in cerca di una coppia che possa permetterle di mettere al mondo il decimo bambino, dato che non ha intenzione di tenerlo per sé.

Ovviamente la sua storia ha scatenato moltissime polemiche e altrettanti assensi, dividendo il popolo virtuale in due fasce, tra coloro che ringraziano chi, come lei, consente a tante famiglie che non hanno la possibilità di mettere al mondo un figlio da soli, di poterlo fare, e chi, invece, ritiene pratiche simili come un’abominazione e che dovrebbero essere considerate assolutamente vietate.