La chiesa apre le porte ogni notte a 255 senzatetto per fornire loro un rifugio sicuro dove riposare

Per una persona priva di una fissa dimora, la vita può essere estremamente dura. Nel mondo sono innumerevoli coloro che, per una piega sfortunata, sono costretti a vivere per strada e ad affrontare un’esistenza estremamente complicata.

La sola speranza di questi individui è il buon cuore delle persone e fortunatamente, un particolare progetto umanitario sta cercando di aiutare quanti più senzatetto possibile, donando loro un barlume di speranza.

A dar vita a questo progetto sono stati Shelly Roder e Padre Louis Vitale. I due hanno fondato nel 2004 il “Progetto Gubbio”. Questo nome deriva proprio dalla famosa vicenda vissuta da San Francesco a Gubbio, con uno spaventoso lupo. Il sant’uomo, riuscì ad ammansire il pericoloso animale, che ha saputo rivelare un animo gentile.

Questa storia fornisce una splendida metafora al lavoro di questa organizzazione e il Progetto Gubbio ha collaborato con diverse chiese, per far sì che possano garantire un riparo ai senzatetto, aprendo semplicemente le loro porte a chi non ha un luogo sicuro in cui dormire.

Inizialmente questo movimento è nato a San Francisco, ma in breve tempo si è diffuso anche ad altre città e nel corso degli anni sempre più chiese hanno dato ospitalità a persone bisognose. Spesso si trascura l’importanza che possa avere, per una persona, dormire in un luogo sicuro, senza temere di essere derubate o attaccate durante la notte.

La maggior parte dei rifugi che si occupano dei senzatetto non sono aperti durante la notte e queste persone sono costrette a trovare riparo nei luoghi più disparati. Grazie al Progetto Gubbio, tantissimi senzatetto hanno trovato invece una speranza e anche se non si tratta certamente di una soluzione definitiva alle loro sfortune, è in grado di donargli un aiuto veramente immenso.

Mediamente, nella chiesa di San Bonifacio, luogo in cui questo progetto è iniziato, dormono ogni notte più di 200 persone bisognose. Per accedere a questo servizio non è necessario alcun modulo di ammissione o foglio di accesso e semplicemente la chiesa offre ciò che ha a disposizione a tutti coloro che si presentano alla sua porta.

Ovviamente, la speranza dei fondatori del progetto è che la loro idea raggiunga quanti più luoghi possibili, stimolando sempre più persone a seguire il loro esempio, così da essere d’aiuto a quanti più senzatetto possibile, e far sì che queste persone scoprano di non essere così sole e abbandonate come pensano.

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