Il giorno in cui una donna russa ha gettato del cloro sull’inguine degli uomini in metropolitana. Per far comprendere il manspread

Il termine “Manspread” si riferisce alla pratica di alcuni uomini di sedersi con le gambe troppo larghe, mettendo palesemente a disagio le altre persone ed occupando molto spazio sui mezzi pubblici.

Questa pratica è molto diffusa e dovrebbe davvero essere abbandonata, per un miglior “vivere civile”.

Ovviamente il termine manspread non è legato solamente al contesto dei trasporti pubblici, ma a qualunque situazione in cui è possibile che si manifesti.

Una donna ha avuto una reazione piuttosto forte, nei confronti di alcuni uomini, che, secondo lei si sentono in diritto di allargare le loro gambe, senza mostrare alcun rispetto alle altre persone che si trovano accanto a loro.

Questa donna russa è Anna Dovgalyuk e nei messaggi e nelle foto che ha condiviso con i social fa capire che si è assolutamente stancata di questa particolare forma di aggressione sociale.

La donna ha attraversato varie carrozze della metropolitana di San Pietroburgo versando del cloro sulle zone “intime” degli uomini che, a parer suo, peccavano di questa pratica.

La miscela di Anna era trenta volte più concentrata di quella che solitamente si usa in casa per lavare i panni e ha lasciato dei segni indelebili sugli abiti dei “trasgressori”.

I video condivisi sui social dalla donna hanno raggiunto la viralità, sia, ma in tantissimi hanno manifestato dei commenti totalmente di disapprovazione.

Non è la prima volta che questa ragazza suscita degli atteggiamenti polemici. In passato, infatti aveva attirato l’attenzione di alcuni passeggeri, mentre mostrava la propria biancheria intima per sensibilizzare le leggi russe che consentono alle persone di fotografare le parti private di una donna in pubblico, anche senza il suo consenso.

Riguardo alla sua recente opera, la donna ritiene innocua la procedura da lei effettuata e non teme ripercussioni. Tuttavia nei video è possibile assistere anche alle reazioni di alcuni individui che non sono decisamente d’accordo con lei.