Donna iscrive la bambina che fa da domestica alla stessa scuola d’élite dei suoi figli: “La amo come se fosse mia”

Si è affezionata talmente tanto alla sua domestica, da iscriverla a sue spese ad una scuola d’élite.

Tante volte i bambini riescono a conquistare l’amore di persone che non appartengono neppure al loro stesso nucleo familiare. Di certo, chiunque vorrebbe che i propri figli possano avere privilegi di ogni genere, ma fin troppe famiglie non hanno le possibilità economiche per farlo.

In Nigeria, ad esempio, c’è uno dei più alti tassi di disuguaglianza al mondo, a causa dei livelli estremi di povertà. Molte persone, in questo paese, hanno dei veri e propri servi, che svolgono per loro lavori domestici di ogni genere e a volte questi sono anche dei bambini.

Da qualche tempo, ha fatto capolino sul web la storia di una ragazzina, che svolge un ruolo come domestica nella casa di una famiglia molto agiata, e il cambiamento radicale che ha vissuto grazie all’affetto che i suoi datori di lavoro provano per lei. La piccola si chiama Vìctor Anozie e questa è stata adottata dalla donna per cui lavorava, che a quanto sembra ha accolto la piccola nella sua vita, come se fosse la sua stessa figlia.

Questa donna, nonostante non sia la madre biologica di Vìctor, si dedica costantemente a tutti i suoi bisogni e le paga gli studi in una scuola di alto livello, che viceversa la bambina non avrebbe mai potuto frequentare. Le immagini che mostrano la bambina con l’uniforme della scuola addosso hanno ottenuto una valanga di like.

Migliaia di persone hanno fatto i complimenti al gesto fatto dalla donna che ha voluto offrire a questa bambina delle opportunità straordinarie, e ritengono che sarebbe meraviglioso se tante altre persone seguissero il suo esempio.

Alcuni tuttavia hanno polemizzato sul fatto che una bambina di quell’età non dovrebbe svolgere un lavoro come domestica, ma purtroppo esistono ancora molti paesi in cui simili situazioni sono ancora all’ordine del giorno e possiamo solamente sperare che in un futuro ideale i bambini vivano la loro infanzia solamente giocando, divertendosi e non dovendosi preoccupare di come fare a portare il pane sulla loro tavola.