L’importanza dei “no” da parte dei genitori ai propri figli

Nessuno ha mai detto che crescere un bambino sia un compito facile.

In tante occasioni, essere genitore può divenire un ruolo snervante, specialmente quando ci si “dimentica” di imporre dei limiti ai propri piccoli.

Guidare un bambino sulla retta via necessità di particolari correzioni di rotta a volte e questo lo si può fare solamente mantenendo degli specifici comportamenti.

Ma come si applicano determinati limiti senza traumatizzare i nostri piccoli? Ecco alcuni consigli in merito!

Siate obiettivi

Rendete le regole della vostra casa più concrete. Invece di dire “comportati bene”, preferite usare frasi brevi e comandi precisi come ad esempio: “Parla piano al ristorante” o “Tienimi la mano per attraversare la strada”.

Fornite loro delle opzioni

Date loro la libertà di decidere in che modo obbedire al vostro comando. Ad esempio, quanto dovete vestirgli dite loro: “Vuoi scegliere i tuoi vestiti o lo faccio io per te?”. In questo modo il bambino avrà la sensazione di avere il controllo ma farà ugualmente ciò che volete voi.

Siate risoluti

Urlare non garantisce l’obbedienza, ma parlare con voce ferma e con un volto serio aiutano a mantenere il controllo.

Inoltre se intendete far rispettare determinate regole, come ad esempio andare a dormire ogni sera alle 21:00, dovete sempre essere rigorosi in merito ed evitare gli “strappi alla regola”.

Accentuate il positivo

Dicendo “No”, il bambino comprende che non deve fare una cosa, ma non elabora quale sia il corretto modo di comportarsi. Invece di dire “Non correre”, dite “Cammina più lentamente”.

Spiegate sempre il perché

Se un bambino riesce a comprendere le ragioni per cui deve seguire un determinato comando, si sente più al sicuro ed obbedisce con maggiore facilità. Evitate tuttavia le spiegazioni troppo lunghe, perché rischiate di confonderli ancora di più.

Disapprovate il comportamento e non il bambino

Non dovete mai dire a vostro figlio: “Sei cattivo”, ma rimproverare il suo comportamento, quindi trasformare la frase in “Quello che stai facendo è sbagliato”.

Controllate le vostre emozioni

Quando siamo arrabbiati, tendiamo a dire e fare qualcosa di sbagliato. Questi atteggiamenti possono essere incredibilmente nocivi, specialmente se si trasformano in atti di violenza verbale o persino fisica nei confronti del piccolo.

Ricordate sempre che per quanto capriccioso possa essere un bambino, si tratta pur sempre di una persona che sta imparando cosa significa vivere, quindi mostrate voi l’esempio di ogni cosa, e vedrete che la sua educazione sarà molto più semplice.